Che poi a me è sempre piaciuto Venditti. Ma proprio tanto, eh! So che non è molto normale alla mia età, ma adoro le sue canzoni. Che poi quest'anno mi piace ancora di più. Sì, perchè quest'anno lui canta per me, proprio per me. Avete presente la canzone "Notte prima degli esami"?
Ecco, quest'anno è tutta mia. C'è poco da fare.
Io sono quel pino di Roma che la vita non può spezzare, io sono quella che dice "gli esami sono vicini e tu sei troppo lontana...", io sono quella che si chiede perchè non ha preso prima la maturità, io sono quella che guarda la luna. Ah, e poi sono quella che "la matematica non sarà mai il mio mestiere", ovvio! Questa canzone parla di me.
E a questi dannati esami di maturità ci sono arrivata. Non senza faticare. Non senza pianti. Non senza prove difficili che, a volte, sembravano insormontabili. E invece sono qui. Alle porte della maturità con alle spalle 5 anni duri, ma belli. Proprio belli. E ancora non ci credo, vi devo dire la verità.
Mi guardo indietro e penso ancora di avere 15 anni, penso ancora di essere in prima superiore e non mi capacito di essere arrivata fino qui. Io. Proprio io.
Forse la maturità sarà poca cosa, ma a me pare un traguardo incredibile. Mi ricordo quando andavo a scuola ad Aosta e la maturità mi sembrava un muro gigantesco che io guardavo dal basso. Molto dal basso, a dir la verità. E pian piano l'ho scalato, questo muro. E ora sono lì, aggrappata alle mattonelle. E di mattonelle ne mancano davvero poche e poi avrò raggiunto la cima del muro. Di questo muro.
E chissà cosa c'è al di là del muro. Un altro muro più alto, suppongo. Non vedo l'ora di scalarlo.
Ma credo che ogni tanto, nei momenti difficili (che non mancheranno), mi guarderò indietro e penserò a questo muro che, se non altro, ho provato a superare. Forse mi verrà un po' di nostalgia, anzi, conoscendomi mi verrà tanta nostalgia. Ma non dimenticherò ciò che ho passato, ciò che ho superato e ciò che invece non ho superato.
La scuola superiore può essere dura, faticosa, stancante, stressante, deprimente e probabilmente lo è. Perchè quando ci sei dentro non vedi l'ora che finisca, ma poi quando realizzi che sta finendo, finendo una volta per tutte, ti viene un attimo di malinconia e rivivi in una canzone tutto ciò che hai passato. Le persone che hai conosciuto, le persone che non ti mancheranno, quelle che invece ti mancheranno, i professori che porterai nel cuore e quelli che non vedi l'ora di dimenticare. Le risate. I pianti. La tristezza. La gioia. Le prove. I successi. Gli insuccessi.
Sì, penso che questi anni mi hanno plasmata, cambiata, trasformata. E penso che mi mancheranno, dopotutto. Almeno in parte.
Comunque non è ancora finita. Ora manca la parte più importante dell'anno. Manca la prova più dura. Manca l'obiettivo del lavoro di tutto un anno scolastico. O forse di tutta una vita. Ma, qualsiasi sarà il voto di questo benedetto diploma, so che questi cinque anni resteranno con me per lungo tempo.
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